Terapia Breve Strategica

Casi

Una giovane moglie e madre di 2 figli piccoli si rivolge a me per la sua totale insoddisfazione nei confronti di se stessa. Lavora saltuariamente, mangia di continuo, soprattutto fuori dai pasti, comportamento che le ha provocato un sovrappeso di 20 chili. Per lei tutto nella vita le è “capitato”. Nel corso dei 10 incontri che ci concediamo per vedere se riusciamo a cambiare qualcosa nei problemi che le persone che si rivolgono a noi ci portano, la donna fa una scoperta per lei fondamentale. Non aveva mai pensato che si potesse/dovesse fare un progetto nella nostra vita e si potesse poi realizzare dandoci degli obiettivi. Questo le permette di prendere finalmente in mano la sua vita: si iscrive ad un corso serale per conseguire il diploma di scuola superiore e seguendo i principi dettati dalla “dieta paradossale” comincia a perdere i chili in eccesso. Dopo 6 mesi dal nostro primo incontro si sente più forte, determinata e, finalmente, più leggera.

Un giovane e promettente calciatore della serie B aveva iniziato una dieta per perdere qualche chilo in eccesso ma, come spesso succede, non riusciva più a fermare il dimagrimento. Aveva ridotto la quantità e la varietà dei cibi a tal punto che stava rischiando non solo di non scendere più in campo nelle partite di campionato ma anche di dover sospendere gli allenamenti tanto era ridotto pelle e ossa. Capiva di dover mangiare di più ma non ci riusciva. Dopo 3 sedute era riuscito a reintrodurre tutti gli alimenti che aveva gradatamente eliminato e dopo 8 sedute a ritrovare il piacere di mangiare nel modo e nelle quantità adeguate ad uno sportivo professionista.

Una giovane donna che lavora con i bambini molto piccoli in un nido ha un problema che le impedisce di vivere a pieno la sua vita professionale e privata: la paura del vomito, suo e degli altri, animali compresi. Nel giro di 5 sedute ha superato il suo problema riuscendo a stare tranquilla di fronte ai bambini con il vomito ed a pulire la macchina dove il suo cane aveva vomitato.

Si presenta da me un giovane padre di 2 bambini piccoli che dichiara di essere non sull’orlo di una crisi di nervi ma ormai caduto nel baratro. E’ molto demoralizzato perché al lavoro non riconoscono i suoi meriti e premiano solo i suoi colleghi, litiga con la moglie per un nonnulla, ha scatti d’ira sia con i suoi genitori che con i suoceri che cercano di aiutarlo sia economicamente (ma lui vive ciò come un’offesa) che materialmente occupandosi dei bambini (con i quali lui perde le staffe ogniqualvolta non obbediscono). E’ disperato: non vorrebbe comportarsi così ma non riesce a controllarsi. Nel corso delle usuali 10 sedute impara a gestire le emozioni di rabbia ed a comunicare in modo strategico sia nel lavoro che in famiglia ottenendo un duraturo miglioramento al quale lui stesso assegna il punteggio di 9.